Alcuni dati

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Emissioni di CO₂ per tonnellata fusa rispetto al 2022

%

Stabilimenti con certificazione ambientale ISO 14001

%

Stabilimenti con certificazione energetica ISO 50001

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Emissioni di CO₂ per unità di prodotto finito rispetto al 2022

%

Componente di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili

Temi

Consumo di energia

Essendo la principale fonte di emissioni, il consumo di energia è anche il fattore su cui Brembo concentrerà il proprio impegno per raggiungere l'obiettivo del modello operativo net zero. Pertanto, in linea con le indicazioni della comunità scientifica globale, la politica di Brembo è massimizzare l'efficienza nell'uso dell'energia, riducendo il consumo ove possibile e mantenendo le emissioni al minimo. Al fine di ridurre al minimo l'impatto ambientale e migliorare le performance energetiche, la strategia è orientata alla riduzione dell'intensità energetica e delle emissioni di CO2 equivalente dovute ai processi produttivi, garantendo nel contempo operazioni economicamente sostenibili.

Per raggiungere questi obiettivi, e in linea con quanto stabilito nella sua Politica Ambientale ed Energetica, rivisitata nel 2023, il Gruppo si è dotato di un Sistema di Gestione Energetica conforme alla ISO 50001:2018, estendendolo gradualmente a un numero crescente di siti.


I punti chiave della strategia del Gruppo legata all'energia sono:

  • misurazione e reporting dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 equivalente dei siti;
  • audit e revisione delle performance del Sistema di Gestione Energetica;
  • definizione di obiettivi per la riduzione dell'intensità energetica e delle emissioni di CO2 equivalente;
  • identificazione, implementazione e diffusione di progetti di efficienza energetica e miglioramento, tramite un'analisi comparativa degli effetti sulle performance;
  • pianificazione di sistemi intelligenti volti a minimizzare gli sprechi energetici;
  • promozione dello sviluppo di sistemi digitali a supporto della gestione energetica;
  • ricerca costante e valutazione di nuove soluzioni per l'autoproduzione di energia;
  • impegno continuo nella ricerca interna di nuovi processi produttivi e ottimizzazione di quelli esistenti;
  • continua ricerca di opportunità per il recupero di calore e altre forme di energia dai processi.


Nella scelta delle fonti energetiche, Brembo privilegia le fonti rinnovabili rispetto ai combustibili fossili, perseguendo nel 2023 l'impegno del Gruppo relativo agli acquisti di energia rinnovabile, e aumentando la capacità di autoproduzione, anche attraverso l'installazione di pannelli fotovoltaici.

La quota di energia da fonti rinnovabili acquisita dal Gruppo è passata dal 69% nel 2022 al 75% nel 2023. Questo risultato è stato ottenuto grazie all'acquisto di certificati di energia rinnovabile (Garanzia di Origine, I-RECs, RECs, ecc.), PPAs (Power Purchasing Agreements) e altri accordi contrattuali.

Anche nel 2023 è stata mantenuta l'elettricità 100% rinnovabile presso i siti italiani, grazie all'acquisto di certificati di garanzia di origine e dell'energia elettrica generata dai sistemi fotovoltaici installati nello stabilimento di produzione di Sellero.

Anche gli impianti messicani e brasiliani hanno mantenuto il 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili per l'anno 2023. Negli altri Paesi in cui Brembo opera, il Gruppo ha aumentato la percentuale di energia elettrica da fonti rinnovabili: in Cina è passata dal 44% nel 2022 al 53% nel 2023, in Repubblica Ceca dal 29% al 43% e in Polonia dall'85% all'86%. Infine, Brembo ha aumentato l'acquisto di certificati REC negli Stati Uniti per il suo consumo nel Paese, dal 24% al 48%. In India, a partire dal 2021, Brembo acquista energia elettrica da fonti rinnovabili proveniente da impianti fotovoltaici installati nel sito di Pune (impianto con una capacità di 900 kWp). Nel 2023, l'energia rinnovabile ha rappresentato il 7% dei consumi nel Paese. Infine, la quota di energia rinnovabile in Spagna è stata del 93%.

Per quanto riguarda l'efficienza energetica, le azioni adottate per raggiungere questi obiettivi includono, ad esempio, l'adozione di sistemi avanzati di monitoraggio (B.E.P. — Brembo Energy Platform), interconnessi con le principali utility dello stabilimento secondo un approccio di smart factory, la sostituzione di sistemi obsoleti con altri che utilizzano tecnologie più efficienti, la riduzione degli sprechi (ad esempio, la ricerca e riduzione delle perdite di aria compressa), lo spegnimento automatico dei sistemi o di parti di essi durante i periodi non produttivi, il recupero di calore (ad esempio, dai circuiti di raffreddamento dei compressori).

La promozione del risparmio energetico, che si riflette nell'uso razionale dell'energia e quindi nella riduzione dei consumi, è un tema che coinvolge tutte le unità operative del Gruppo, che sono state chiamate a contribuire al raggiungimento, ciascuna con un obiettivo specifico, dell'obiettivo di efficienza energetica di Brembo, fissato per il 2023 al 2,70% (calcolato come contributo delle azioni di miglioramento ottenute grazie ai progetti di efficienza energetica rispetto ai consumi dell'anno precedente).

I 200 progetti sviluppati nel 2023 hanno generato un risparmio energetico complessivo di 147.843 GJ, pari a 22.551 tonnellate di CO2 equivalente. Questo obiettivo è stato ampiamente superato, con un risultato del 3,48%, grazie in particolare alle attività volte all'ottimizzazione dei processi produttivi delle fonderie.

Analisi delle principali misure di riduzione del consumo energetico a livello globale

AREA DI INTERVENTORIDUZIONE DEL CONSUMO ENERGETICO (GJ)STIMA DELLE TONNELLATE DI CO2eq EVITATE
Ottimizzazione del sistema di illuminazione (installazione di lampade a LED in uffici e reparti di produzione)*4.150722
Ottimizzazione del sistema ad aria compressa (sostituzione dei compressori, rilevamento e riparazione delle perdite, utilizzo ottimizzato durante i processi produttivi)*25.9324.598
Sostituzione dei sistemi di lavorazione con tecnologia più efficiente**5.769841
Ottimizzazione generale del processo produttivo**103.12115.257
Ottimizzazione della gestione generale delle attrezzature tecniche**8.871.132
Installazione di impianto fotovoltaico*00
TOTALE147.84322.551

* Categoria di intervento che include la riduzione dell'energia elettrica, con conseguente impatto sulle emissioni Scope 2. ** Categoria di intervento che include la riduzione sia dell'elettricità che del gas naturale, con un impatto sulle emissioni Scope 1 e Scope 2.

Complessivamente, nel 2023 i consumi energetici di Brembo sono stati di poco superiori a 5,5 milioni di GJ, con un aumento del 6% rispetto al 2022, come risultato di un equilibrio tra la ripresa e la crescita delle attività produttive - precedentemente interessate da arresti di produzione dovuti alla pandemia - e i progetti di efficienza energetica realizzati.

Consumo annuo di energia suddiviso per fonte (GJ)*

202120222023
CONSUMO DIRETTO1.359.4791.468.0551.468.430
Gas naturale1.066.1401.125.9991.060.903
Diesel21.7924.1921.75
Benzina4.846.629.78
GPL31.9436.2187.03
Coke205.76253.13281.46
Antracite27.7219.934.78
Elettricità autoprodotta (fotovoltaico)**1.301.982.72
CONSUMI INDIRETTI3.888.0263.816.8824.116.678
Energia elettrica3.353.1823.788.1124.096.542
da fonti non rinnovabili1.565.9491.171.1291.015.811
da fonti rinnovabili ***1.787.2332.616.9833.080.731
Teleriscaldamento34.8428.7720.14
TOTALE4.747.5055.284.9375.585.108

* Il calcolo è stato effettuato utilizzando i fattori di conversione pubblicati dal Department for Environment Food & Rural Affairs e dal Department for Business, Energy & Industrial Strategy del Regno Unito. ** La quota di energia autoprodotta e inviata alla rete non è rilevante. *** Energia elettrica da fonti rinnovabili acquistata tramite certificati di energia rinnovabile (Garanzia di origine, I-REC, REC, ecc.), PPA (Power Purchasing Agreement) e altri accordi contrattuali.

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​Le emissioni di gas a effetto serra

Già dal 2015, la politica di Brembo nei confronti del cambiamento climatico incluse obiettivi via via sempre più sfidanti in coerenza con gli impegni fissati dalle Nazioni Unite in occasione della COP21 di Parigi per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Per vincere tali sfide Brembo ha implementato una strategia che si articola in una serie di azioni volte al raggiungimento di obiettivi di breve, medio e lungo termine per la riduzione delle proprie emissioni di gas a effetto serra.

In particolare, il Gruppo ha identificato un obiettivo di sostenibilità annuale, definito come la percentuale di emissioni evitate grazie a interventi di miglioramento, tra cui l’uso efficiente di qualunque forma di energia e l’utilizzo di energia rinnovabile, rispetto alle emissioni dell’anno precedente. Nel 2023, l’obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2e grazie alle azioni di miglioramento rispetto alle emissioni dell’anno precedente, fissato pari al 20%, è stato raggiunto e superato con un risultato pari a circa il 31,7% grazie ai progetti di efficienza energetica implementati in tutti gli stabilimenti del Gruppo e all'incremento della quota di energia rinnovabile acquistata in Polonia, Repubblica Ceca, USA, India e Cina.

 

Riduzione delle emissioni
Scope 1& 2 mark-based ottenuta 
per azioni di miglioramento                          
20%
Emissioni Scope 1 & 2 market-based 
dell'anno precedente


Nel 2021 Brembo ha fissato i propri obiettivi di medio e di lungo periodo che includono tutte le fabbriche. Il Gruppo si impegna a ridurre le emissioni di Scope 1, Scope 2 market-based e Scope 3 almeno del 4,2% anno su anno con l’obiettivo finale di raggiungere emissioni Net Zero entro il 2040. Gli obiettivi sono ispirati ai criteri Net Zero di SBTi (Science Based Targets initiative) per il mantenimento dell’incremento della temperatura del pianeta al di sotto dei 1,5°C. È intenzione di Brembo sottoporre i propri target a SBTi per la loro validazione.


Obiettivi futuri

Entro il 2030:

  • Ridurre le emissioni di energia assolute indirette (Scope 2 market-based) del 100%
  • Uitlizzo del 100% di energia elettrica proveniente da fonti rinniovabili
  • Ridurre le emissioni assolute di Scope 1, Scope 2 market-based del 42% rispetto al 2020
  • Ridurre le emissioni assolute di Scope 3 del 42% rispetto al 2020

Entro il 2040:

  • Ridurre le emissioni assolute di Scope 1 e Scope 2 market-based del 90% rispetto al 2020
  • Ridurre le emissioni assolute di Scope 3 del 90% rispetto al 2020
  • Neutralizzare le emissioni assolute per un massimo del 10% rispetto al 2020


Road Map per la Net-Zero


Per raggiungere emissioni Net-Zero Brembo ha definito una Road Map che è soggetta a continui affinamenti in accordo alle evoluzioni tecniche, tecnologiche e di mercato. La Road Map comprende, tra il resto, l’approvvigionamento di energia rinnovabile, sia autoprodotta sia acquistata, per raggiungere la quota del 70% dei consumi nel 2025 e il 100% nel 2030. Ulteriori ambiti di azione sono rappresentati dall'incremento dell’uso di materie prime di origine secondaria all'interno dei prodotti, dall'ottimizzazione dei trasporti, dall'efficienza energetica e dall'innovazione tecnologica.

Grande impegno è previsto nel coinvolgimento della catena di fornitura affinché ogni fornitore riduca le proprie emissioni di Scope 1 e di Scope 2.

A garanzia che la strategia definita trovi attuazione e coerenza con gli obiettivi prefissati, l’Area Ambiente e Energia coordina un gruppo di lavoro che coinvolge tutte le funzioni aziendali interessate e che a diverso titolo collaborano e portano avanti le iniziative di miglioramento volte alla riduzione delle emissioni di CO2e.


​Le emissioni Scope 1, Scope 2 market-based e Scope 3 generate dalle attività produttive Brembo nel corso dell’anno 2023 sono state di poco superiori a 2.476.000 tonnellate CO2e. Nel 2023, le emissioni Scope 1 e 2 market-based, pari a 280.887 tonnellate CO2e, hanno registrato una diminuzione del 2,8% rispetto al valore del 2022, pari a 288.848 tonnellate CO2e.

Il risultato è stato ottenuto grazie a progetti di efficienza energetica equivalenti a 22.550 tonnellate di CO2e e all'acquisto di energia rinnovabile per una quota equivalente a 543.571 tonnellate di CO2e. Secondo questa classificazione, la parte più rilevante delle emissioni di Brembo è legata al lavoro dei propri fornitori che producono macchinari e componenti per Brembo e li trasportano.

Tutti gli anni, Brembo sottopone l’inventario delle emissioni di GHG e la relativa metodologia di calcolo delle emissioni a "limited assurance" da parte di un ente terzo. In particolare, con riferimento al 2023, l’inventario delle emissioni di GHG e la relativa metodologia di calcolo saranno oggetto, nei primi mesi del 2024, di limited assurance secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3410, revisionato da parte di Deloitte & Touche S.p.A.. Nel corso del 2023, in ottica di continuo miglioramento, Brembo ha rivisto la metodologia di calcolo di alcune categorie delle emissioni Scope 3, come meglio specificato nelle note in tabella.

Emissioni di gas a effetto serra per ambito (T CO²EQ)¹

2021²20222023
SCOPE 1 89.454100.126106.461
Emissioni dai processi produttivi e dai sistemi di riscaldamento 84.14193.639100.065
Emissioni dai veicoli aziendali e da altri combustibili 3.8014.3194.293
Emissioni da perdite di refrigeranti per i sistemi di condizionamento dell'aria³ 1.5122.1682.103
SCOPE 2⁴ 254.785188.722174.426
Emissioni indirette dovute al consumo di energia e al teleriscaldamento
Market based 254.785188.722174.426
Location based 478.342540.467597.556
SCOPE 3CATEGORIA GHG PROTOCOL1.537.5901.937.7202.195.728
Emissioni generate dai fornitori per produrre materiali e/o servizi per Brembo11.032.6201.293.9021.621.326
Emissioni generate dall'acquisto di hardware, macchinari e attrezzature2144.909188.410130.650
Emissioni dovute all'energia persa durante la distribuzione e la trasmissione dell'elettricità⁶388.67183.50783.859
Emissioni dovute al trasporto di prodotti all'interno del Gruppo e alla logistica di distribuzione dei prodotti ai clienti pagati da Brembo⁷463.48776.10145.048
Emissioni dovute allo smaltimento e al trasporto dei rifiuti1.a552.09368.17472.847
Emissioni dovute ai viaggi di lavoro⁷'⁹6652.0001.7513.704
Emissioni dovute agli spostamenti dei dipendenti tra casa e luogo di lavoro⁷737.76640.67728.368
Emissioni dovute alla logistica di distribuzione dei prodotti ai clienti pagati dai clienti⁷979.053142.588172.301
Emissioni dovute agli investimenti azionari 38.33942.61037.625
Emissioni totali Scope 1, (MB) 2 e 3 1.881.8292.226.5682.476.615

1 Il calcolo delle emissioni equivalenti di CO₂ (che include CO₂, CH₄, N₂O e HFC, quando presenti) è stato effettuato in conformità con le indicazioni del GHG Protocol. Il calcolo è stato eseguito utilizzando i fattori di emissione pubblicati da:
• AIB (Association of Issuing Bodies), • IEA (International Energy Agency), • UK Department for Environment, Food & Rural Affairs e Department for Business, Energy & Industrial Strategy, • GHG Protocol, • Eurostat, • EPA (Environmental Protection Agency), • Ecoinvent.
2 I valori del 2021 sono stati ricalcolati per includere i siti di J.Juan, un'azienda acquisita alla fine del 2021, in conformità con le indicazioni del GHG Protocol.
3 La cifra include le quantità di refrigeranti disperse nell'atmosfera e registrate nei registri speciali durante i rifornimenti periodici dei sistemi di condizionamento dell'aria. In assenza di tali registrazioni o di altre evidenze di ricariche effettuate durante l'anno, si considera, a titolo precauzionale, che tutto il gas contenuto nei sistemi di condizionamento sia stato disperso nell'atmosfera.
4 Le emissioni complessive di Scope 2 tengono conto delle emissioni totali valutate utilizzando il metodo basato sul mercato (market-based).
5 La metodologia di calcolo per questa categoria è stata rivista nel 2023 per includere anche le emissioni dell'intera catena di fornitura, in conformità con le indicazioni del GHG Protocol. I valori degli anni precedenti sono stati ricalcolati utilizzando una metodologia simile. Per i fornitori di alluminio, i calcoli si basano sui dati dell'anno corrente. Per gli altri fornitori, i calcoli tengono conto dei dati dell'anno precedente.
6 La metodologia di calcolo per questa categoria è stata rivista nel 2023 per includere anche le emissioni WTT (Well-to-Tank) relative a elettricità, riscaldamento centralizzato e combustibili, in conformità con le indicazioni del GHG Protocol. I valori degli anni precedenti sono stati ricalcolati utilizzando la stessa metodologia.
7 Per calcolare le emissioni di Scope 3, in particolare per le categorie 4, 5, 6, 7 e 9 del GHG Protocol, le distanze percorse sono state stimate sulla base delle informazioni disponibili relative a partenza e destinazione. Inoltre, per le categorie 4 e 9, in assenza di informazioni specifiche, il peso delle merci trasportate è stimato sulla base del carico del veicolo utilizzato.
8 La metodologia di calcolo per questa categoria è stata rivista nel 2023 per includere anche le emissioni dovute allo smaltimento dei rifiuti, in conformità con le indicazioni del GHG Protocol. I valori degli anni precedenti sono stati ricalcolati utilizzando la stessa metodologia.
9 Per il calcolo delle emissioni di questa categoria, si considerano solo i viaggi aerei dei dipendenti. A partire dal 2023, sono inclusi anche i viaggi in treno.

Scarica il Rapporto Excel sulle emissioni

La riduzione dei rifiuti​ Gestione dei Rifiuti - Brembo

La generazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi derivanti dai processi industriali può comportare inquinamento del suolo, dell'acqua o dell'aria e avere conseguenze negative in termini di alterazione dell'ecosistema, come contaminazione del suolo o dell'acqua dovuta a possibili infiltrazioni o perdite accidentali, o a causa dell'affidamento dei rifiuti a terzi senza le autorizzazioni richieste. Per ridurre e mitigare tali impatti, nell'ambito del proprio Sistema di Gestione Ambientale ed Energetica, Brembo ha predisposto una procedura di Gestione dei Rifiuti nella quale sono stati definiti requisiti operativi ispirati alle migliori pratiche disponibili per garantire una gestione responsabile e coerente di questi aspetti in tutti gli stabilimenti del Gruppo. Ad esempio, vengono adottate soluzioni specifiche per le aree di stoccaggio temporaneo dei rifiuti negli stabilimenti, che devono essere progettate utilizzando sistemi che impediscano gli effetti degli agenti atmosferici sui rifiuti.

Inoltre, questa procedura impone requisiti anche in relazione alla gestione della catena del valore, prevedendo audit sui fornitori responsabili del trasporto e dello smaltimento dei rifiuti per garantire che siano prese precauzioni minime, anche in aree geografiche in cui la legislazione consente un approccio meno rigoroso.

Un altro importante focus della procedura è rappresentato dai criteri di economia circolare, con l'invito a tutti gli stabilimenti di identificare ogni possibile opportunità per applicarli. Questo è un aspetto a cui Brembo ha dedicato molta energia. Il modello economico lineare "take-make-dispose", basato sull'accesso a risorse apparentemente illimitate, è sempre meno adatto all'ambiente di Brembo, soprattutto considerando la necessità di accedere a materie prime di alta qualità a costi sostenibili, mantenendo comunque attenzione all'ambiente.

La natura stessa di alcuni processi produttivi, come le fonderie di ghisa, li rende idonei come modello per l'applicazione del concetto di "take-make-reuse" su cui si basa l'economia circolare. Le materie prime acquistate da una fonderia sono per la maggior parte di origine secondaria, derivanti da scarti di lavorazione o dal prodotto della catena di recupero dei rottami ferrosi. La progressiva estensione della circolarità a tutti i processi produttivi è un’opportunità che Brembo intende cogliere per assicurare il continuo sviluppo del suo business in equilibrio con l'ambiente. 

La procedura sopracitata incentiva l‘individuazione di ogni possibile opportunità di valorizzazione dei materiali di scarto che, in diversi casi, possono essere ceduti a terzi o riutilizzati internamente come materie prime secondarie, invece che essere smaltiti come rifiuti. Questo porta a diminuire la necessità di estrarre materie prime dal pianeta, riducendo significativamente l'impatto ambientale complessivo. Brembo è attiva sul tema con diversi progetti che interessano sia il processo produttivo sia il prodotto. Relativamente al processo produttivo, le aree di intervento mirano a ridurre la quantità di rifiuto generato e a riutilizzare nel processo materiali di scarto. Per quanto riguarda il prodotto, un esempio virtuoso è il progetto sui cui Brembo sta lavorando per testare le prime fusioni sperimentali di lega di alluminio con crescente contenuto di materia secondaria proveniente sia dal mercato sia dal recupero interno degli scarti di lavorazione.

Anche nel 2023, le azioni intraprese per mitigare gli impatti ambientali generati nell'ambito dei processi di gestione e riduzione dei rifiuti sono state diverse. Tra queste, l’utilizzo come sottoprodotto dei materiali di scarto proveniente dal processo di produzione dei dischi carboceramici, il recupero delle sabbie esauste di fonderia di ghisa per la produzione di sabbia utilizzabile nel processo di realizzazione delle anime in sostituzione di quella vergine per le fonderie di ghisa, o il riutilizzo di materiali di imballaggio in ingresso per la realizzazione dei riempitivi degli imballi in uscita nello stabilimento di San Cugat (J.Juan) in Spagna.

Dal Alluminio Primario al Secondario

Dall'Alluminio Primario a quello Secondario

Produrre una pinza freno utilizzando alluminio secondario per sostituire, in tutto o in parte, quello primario garantendo al contempo criteri di performance, qualità ed estetica è uno degli obiettivi principali nel campo della sostenibilità.

Lo sviluppo delle pinze del futuro, completamente realizzate in alluminio riciclato, consentirà di ridurre le emissioni di CO2e di circa l'80% nel prossimo decennio rispetto alle emissioni attuali. Il risultato atteso sarà raggiunto attraverso una serie di passaggi successivi, tra cui:

  • l'aumento progressivo dell'alluminio prodotto con energia rinnovabile;
  • l'acquisto di leghe “ibride” composte da una quantità crescente di alluminio rinnovabile;
  • la produzione di pinze realizzate interamente in alluminio riciclato.

Nel 2023, Brembo ha generato un totale di circa 505.000 tonnellate di rifiuti, con un aumento del 9% rispetto al 2022 dovuto a volumi di produzione più elevati. La distribuzione dei rifiuti pericolosi è rimasta al 5% del totale dei rifiuti generati, in linea con gli anni precedenti. La percentuale di rifiuti inviati allo smaltimento in discarica è diminuita, attestandosi al 12% del totale.

Per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, nel 2022 Brembo ha definito i seguenti target:

  • raggiungere il 90% di rifiuti da recuperare entro il 2025
  • raggiungere il 95% di rifiuti da recuperare entro il 2030

Rifiuti prodotti (t)

202120222023
Rifiuti pericolosi20.2123.5225.22
di cui: smaltiti3.685.034.47
di cui: riutilizzati16.5418.4920.75
Rifiuti non pericolosi375.94437.43479.32
di cui: smaltiti55.0463.0856.48
di cui: riutilizzati320.90374.35422.84
Totale396.15460.95504.54
di cui: smaltiti58.7268.11360.95
di cui: riutilizzati337.43392.83443.59

Scarica il Rapporto Excel sui rifiuti

La gestione e l’impiego delle risorse idriche  

Il cambiamento climatico e in particolar modo l’aumento dei periodi siccitosi e dei fenomeni meteorologici estremi ad esso correlati alterano la disponibilità di acqua dolce, risorsa imprescindibile per la sopravvivenza dell’uomo e di qualsiasi settore economico, soprattutto nelle aree geografiche caratterizzate da una scarsa disponibilità idrica. Pertanto, la sfida che si pone alle istituzioni e alle aziende che fanno maggiore uso di risorsa idrica è quella di gestire il consumo di acqua in maniera equa, in modo tale da non renderlo un fattore di interruzione del business o di pregiudizio per i cicli naturali degli ecosistemi o di disuguaglianza sociale. Per questo motivo, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile riconosce l’importanza dell’acqua, principalmente negli Obiettivi 6 e 14, ma anche in tutti gli altri Obiettivi legati all'acqua in modo diretto o indiretto.

Brembo, i cui processi produttivi hanno un fabbisogno di risorse idriche quantificabile in circa 1.620 Ml, ha definito una strategia che agisce su più fronti: promuovere un consumo razionale dell’acqua, riducendone progressivamente l’utilizzo nei propri processi produttivi, favorire la minimizzazione dell’uso di possibili inquinanti che potrebbero avere un impatto negativo sull'ambiente e favorirne l’approvvigionamento da fonti alternative, quali ad esempio il recupero da altri processi. In particolare, Brembo fa uso della risorsa idrica per il raffreddamento degli impianti e dei forni fusori, per i trattamenti superficiali e per la preparazione dei liquidi lubrorefrigeranti, ossia delle specifiche emulsioni di olio al 7-10%, necessari per il raffreddamento ed evacuazione del truciolo nelle lavorazioni meccaniche. L’attività produttiva di Brembo, dunque, può generare degli impatti rilevanti in termini di quantità di acqua consumata, contribuendo all'impoverimento della risorsa nelle aree a bassa disponibilità o anche in termini di contaminazione delle acque, seppur in misura meno significativa.

Relativamente alle performance sull'acqua, nel 2023 sono stati prelevati complessivamente circa 1.620 Ml di acqua, in leggera crescita rispetto al trend degli ultimi anni. Il dato complessivo risente principalmente dell’aumento dei volumi produttivi registrato in quasi tutti gli stabilimenti del Gruppo.

La fonte principale di approvvigionamento resta quella da rete pubblica (circa il 73%) che, oltre ad assicurare un’adeguata qualità, garantisce un approvvigionamento costante nel tempo.

In merito agli scarichi idrici, la quasi totalità di questi è destinata alle fognature consortili a cui i siti sono collegati e solo in minima parte (meno dell’1%) sono destinati ad altre tipologie di scarico (ad esempio scaricati in corpi idrici superficiali o scaricati nel sottosuolo). In tutti i casi, le acque di scarico sono preventivamente soggette alla verifica del rispetto dei parametri di accettabilità definiti dalle specifiche legislazioni locali.

Il Sistema di Gestione Ambiente ed Energia di Brembo non riguarda solo i consumi energetici, ma anche quelli idrici. Infatti, nell'ambito del Sistema Brembo, la procedura Water Management ha stabilito requisiti e divieti per assicurare l’utilizzo razionale della risorsa e la protezione da ogni possibile contaminazione accidentale. I requisiti definiti hanno carattere di obbligatorietà per ogni stabilimento Brembo, assicurando in tal modo un’applicazione omogenea di tale procedura. In particolare, per quanto riguarda il rischio di contaminazione delle matrici ambientali da parte degli scarichi idrici, le richieste della procedura sono altrettanto stringenti: infatti, è richiesto il rispetto di limiti ridotti fino al 60% rispetto a quelli fissati dalla normativa locale. 

Di conseguenza, ogni sito è tenuto ad adottare tutte le azioni opportune per assicurare che la concentrazione degli inquinanti agli scarichi resti nel tempo sempre al di sotto di tale soglia, ad esempio utilizzando prodotti o sostanze meno impattanti o tramite tecnologie di trattamento delle acque di scarico. Nell'ambito del Sistema di Gestione, ogni stabilimento effettua una valutazione del rischio e delle opportunità per ogni processo e fase produttiva che ha impatti sull'acqua. Il risultato dell'analisi genera, per le aree individuate ad alto rischio o con opportunità rilevanti, azioni di mitigazione o di altra natura necessarie a cogliere l’opportunità offerta. Contestualmente all'analisi del rischio, è condotta annualmente a livello centrale, e su tutto il perimetro aziendale, una valutazione del rischio finalizzata a determinare l'esposizione per ogni sito del Gruppo, a fattori di rischio relativi alla qualità e disponibilità di acqua dell'area, negli scenari attuali (current conditions) e in quelli futuri (future scenarios). Questa valutazione è effettuata per mezzo della metodologia definita dal World Resource Institute (WRI) AQUEDUCT.

Consumo di acqua (ML= megalitri)

2021 2022 2023
TUTTE LE AREEAREE SOGGETTE A STRESS IDRICOTUTTE LE AREEAREE SOGGETTE A STRESS IDRICOTUTTE LE AREEAREE SOGGETTE A STRESS IDRICO
CONSUMO TOTALE DI ACQUA929.96186.62966.23223.21988.88242.87

Approvvigionamento responsabile della risorsa idrica 

Per Brembo raggiungere la massima ottimizzazione nell’utilizzo dell’acqua rappresenta un risultato più che necessario, soprattutto nelle aree ad elevato stress idrico. È il caso degli stabilimenti in Messico, dove nel corso del 2022 e del 2023 si sono resi indispensabili dei razionamenti nella distribuzione dell’acqua a causa delle condizioni di forte siccità. In risposta a questa problematica, Brembo ha avviato presso la fonderia di ghisa di Escobedo (Messico) un progetto di riutilizzo delle acque che prevede, a valle di un ulteriore trattamento chimico-fisico a carico di Brembo, l’utilizzo delle acque di scarico del depuratore municipale in sostituzione delle acque dell’acquedotto. Da dicembre 2023 il sito di Escobedo si approvvigiona quindi da acque di acquedotto solo per gli usi civili mentre il prelievo idrico dovuto ai processi produttivi, che ammonta circa a 300 m3 al giorno, è interamente proveniente da acqua reflua depurata. Nel corso dell’anno Brembo ha finalizzato uno studio finalizzato a individuare i siti prioritari su cui, nei prossimi anni, implementare lo stesso processo di recupero delle acque.

Scarica il Rapporto Excel sulle risorse idriche

Collaborazioni per migliorare l’impatto ambientale dei prodotti ​​​​​​​​​​​​


Per Brembo l’innovazione è volta a garantire prodotti sempre più all'avanguardia che non solo siano in grado di anticipare e rispondere alle nuove esigenze che caratterizzano il settore dell’Automotive, ma anche che permettano di migliorare l’impatto ambientale, attraverso:

  • la progettazione di prodotti che comprendono l'utilizzo di materiali e protezioni a basso impatto ambientale;
  • la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra grazie all'utilizzo di leghe leggere che consentono di limitare il peso dei sistemi frenanti;
  • la riduzione di polveri sottili in fase di frenata e nocive alla salute dell’uomo grazie all'utilizzo di materiali e soluzioni tecniche;
  • lo sviluppo di prodotti smart come i componenti meccatronici;
  • l’implementazione e il miglioramento di Life Cycle Assessment strutturati, sia sul processo sia sui materiali.  

In un’ottica di open Innovation, per migliorare l’efficacia della ricerca in questi ambiti, il Gruppo promuove la collaborazione, attraverso network e progetti di lavoro condiviso, con altri protagonisti del settore Automotive: Centri di Ricerca e Università sia in Italia (tra cui il Politecnico di Milano, l’Università di Padova, l’Università di Trento, l’Istituto di Ricerca Farmacologico Mario Negri) sia a livello internazionale (dove collabora con la Lund University e continua la partnership con il Royal Institute of Technology di Stoccolma). Inoltre, Brembo aderisce a vari coordinamenti che promuovono la ricerca industriale in campo automobilistico, fra cui AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale), ATA (Associazione Tecnica dell’Automobile), Automotive SPIN Italia, CAAR (Automotive Cluster of Aragon Region), CLEPA (European Association of Automotive Suppliers) e il Cluster Lombardo Mobilità. Nel 2023, inoltre, Brembo ha portato avanti una serie di progetti europei, due finanziati dei quali finanziati dal PNRR:

nPETS (nano Particle Emissions from the Transport Sector)

Il progetto, che dovrebbe concludersi a giugno 2024, ha ricevuto un finanziamento da Horizon 2020 dell'Unione Europea per comprendere e mitigare gli effetti delle emissioni emergenti non regolamentate di nanoparticelle generate dai trasporti sulla salute pubblica e sulle nuove politiche pubbliche. L'obiettivo è monitorare e campionare con strumenti all'avanguardia le emissioni di particelle inferiori a 100 nm generate dal trasporto marittimo, stradale, ferroviario e aereo, sia sul campo che in ambienti di laboratorio controllati. Verranno caratterizzate le emissioni collegando le loro dimensioni, composizioni chimiche e morfologie alle specifiche fonti di emissione, come motori, freni, frizioni e pneumatici, per aumentare la comprensione dei meccanismi alla base dei rischi avversi posti dai diversi tipi e fonti delle particelle inferiori a 100 nm identificate. Gli effetti delle nanoparticelle provenienti da varie modalità di trasporto e carburanti, nonché da fonti di emissione specifiche, saranno confrontati con particolare attenzione ai marcatori rilevanti per la cancerogenesi e infiammazione. 

Inoltre, l'obiettivo è anche quello di completare un database pubblico complessivo che raccolga tutte le informazioni chimiche e tossicologiche ottenute per fornire suggerimenti su base scientifica per nuove politiche specificamente legate ai nanoparticolati. 

Per maggiori informazioni: nPETS | Just another WordPress site (npets-project.eu) 

MODALES (MOdify Drivers’ behaviour to Adapt for Lower EmissionS)

Lanciato nel 2019, il progetto MODALES aveva l'obiettivo di ridurre in modo sostanziale l'inquinamento atmosferico prodotto dai veicoli a benzina e diesel. I 18 partner del progetto hanno lavorato insieme per 45 mesi per dare vita a questa visione e proporre un approccio basato sugli utenti e sul modo in cui il loro comportamento influenza le emissioni della catena cinematica, l'usura dei freni e degli pneumatici. La visione di MODALES è quella di ridurre l’inquinamento atmosferico prodotto da tutti i tipi di veicoli su strada, incoraggiando l'adozione di comportamenti di guida a basse emissioni e di scelte di manutenzione corrette. Il progetto, concluso a maggio 2023, ha ricercato, sviluppato e testato una serie di soluzioni innovative e complementari che comprendono il conducente, la diagnostica di bordo, le ispezioni periodiche e i retrofit. MODALES ha ottenuto un'estensione di nove mesi poiché parte del progetto consisteva in attività di guida per la raccolta di dati. Questo prolungamento è stato motivato dai ritardi causati dalle misure di sicurezza legate alla pandemia di COVID-19. 

Per maggiori informazioni: Brembo | MODALES (modales-project.eu)​​

LIFE RE-BREATH

RE-BREATH è un progetto ambizioso finanziato dal programma LIFE della Commissione europea nel campo della mobilità urbana sostenibile.​​ Avviato ad agosto 2022, questo progetto proseguirà fino ad agosto del 2025 e si pone nell'ambito del controllo e delle contro misure tecniche per le emissioni di particolato (PM) dei veicoli per il trasporto pubblico. Negli ultimi anni è maturata una maggiore consapevolezza sulle emissioni inquinanti dei sistemi frenanti ed è in corso lo sviluppo di specifiche contro misure nell’ambito delle autovetture, ma non altrettanto del trasporto pubblico. In questo scenario, il progetto RE-BREATH si pone quattro obiettivi: 
 

  1. misurare e dimostrare la riduzione delle emissioni di PM10, legate al sistema di frenatura degli autobus, alle fermate; 

  2. supportare le autorità nazionali nella stima delle emissioni diverse dai gas di scarico da calcolare nell'inventario delle emissioni EMEP/EEA, conformemente alla direttiva 2016/2284/CE; 

  3. dimostrare la diminuzione della riduzione del tasso di usura dei freni, e quindi l'aumento della durata dell'impianto frenante rispetto a quello tradizionale, per un'economia più sostenibile; 

  4. modellare una mappa di concentrazione degli inquinanti emessi dall'usura dei freni e una mappa del rischio di esposizione alla salute dei pedoni, in modo da supportare la progettazione di un “intervento verde” lungo le linee degli autobus a Bergamo e Bratislava, e la formulazione di Linee Guida per le amministrazioni locali. 

Nella pratica, saranno implementate due flotte di dieci autobus ciascuna in due città europee, Bergamo e Bratislava, collocate in regioni in cui l’AEA ha dichiarato le più alte concentrazioni di PM (2,5 e 10). Nel corso del 2023 è stata progettata, sviluppata, testata e installata su alcuni autobus di Bergamo e Bratislava la prima soluzione di retrofitting dell'impianto frenante. 

La soluzione frenante RE-BREATH nasce dalla soluzione AM Beyond Greenance Kit, adatta all'applicazione sugli autobus con una formulazione di attrito dedicata, progettata per la missione specifica del veicolo. 

Nel corso del 2023 è stata validata la prima soluzione RE-BREATH eseguendo test di performance e usura confrontati con i componenti originali dell'applicazione di riferimento. Rispetto alle autovetture e ai veicoli commerciali leggeri, per gli autobus non esistono procedure di prova da considerare per la valutazione delle emissioni, pertanto sono state svolte attività specifiche per valutare il comportamento delle emissioni. Nel 2024 le attività proseguiranno con lo sviluppo di soluzioni migliorate e la definizione di procedure ottimizzate per la misurazione delle emissioni degli autobus. 

 

VERA

Il progetto VERA è volto a sviluppare e ottimizzare soluzioni innovative di retrofit dei tubi di scappamento e dei freni per affrontare il problema delle emissioni associate al trasporto su strada. Tali soluzioni saranno dedicate principalmente alla flotta di veicoli circolanti che presenta un'elevata percentuale di mezzi obsoleti, con particolare riferimento a quelli che percorrono elevati chilometraggi all'interno delle città (taxi, furgoni per le consegne, autobus). 

Per quanto riguarda i freni, le soluzioni di retrofit comprenderanno dischi e pastiglie innovative per ridurre l'usura dei freni e un sistema di filtraggio attivo per catturare le particelle generate. Verranno analizzati gli impatti ambientali e sulla salute e verrà condotta un'analisi costi-benefici per valutare i vantaggi derivanti dall'applicazione delle nuove soluzioni. Infine, si prenderanno in considerazione schemi di incentivazione e regolamentazione per promuovere l'adeguamento dei veicoli esistenti. 

Il progetto è stato avviato nel dicembre 2022 e durante il 2023 è stata condotta un'analisi per valutare le dimensioni globali del mercato del retrofit, esaminare le soluzioni di retrofit esistenti che mirano alla riduzione delle emissioni allo scarico o ai freni e infine evidenziare le lacune del mercato per orientare gli sviluppi tecnici del progetto. Inoltre, sono state definite le procedure di test da utilizzare per la convalida delle emissioni sia allo scarico sia ai freni, insieme ai metodi utilizzati per eseguire l'analisi chimica e tossicologica delle emissioni generate. Le attività attuali si concentrano sulla misurazione delle emissioni di base e sulla definizione degli obiettivi di riduzione delle emissioni. Le soluzioni di retrofit per i tubi di scappamento e i freni sono in fase di sviluppo, con l'obiettivo di effettuare i test di convalida previsti per la fine del 2024. 

Per maggiori informazioni: Vehicle Emission Retrofit Activities | VERA | Project | Fact sheet | HORIZON | CORDIS | European Commission (europa.eu)

EMPOWER

Il progetto nasce dalla European Commission Horizon Europe framework program attraverso la 2Zero Partnership e dalla chiamata per sviluppare un powertrain modulare per camion pesanti, adattabile a diverse esigenze. Si focalizza su un veicolo modulare per la piattaforma IVECO (VECTO 9), progettato per veicoli a celle a combustibile (FCEV) e veicoli elettrici a batteria (BEV) per lunghe distanze e distribuzione regionale. EMPOWER mira a ridurre i costi e migliorare l'efficienza energetica, contribuendo alla parità di costo totale di possesso (TCO) rispetto ai camion diesel del 2020. Il progetto prevede la creazione di modelli digitali dei veicoli dimostratori e la dimostrazione operativa di almeno due prototipi in condizioni reali di missione. 

Per maggiori informazioni: Home - PROJECT EMPOWER
 

METABRAKE

Nell'arco di 36 mesi, il consorzio MODALES monitorerà la variabilità del comportamento di guida e riconoscerà i modelli e le pratiche di guida tipiche. Successivamente, sulla base di queste conoscenze, MODALES stabilirà il legame tra le emissioni reali del gruppo propulsore e il comportamento di guida con campagne di misurazione che utilizzano sistemi portatili di misurazione delle emissioni (PEMS) e test in laboratorio. Inoltre, saranno condotte misure di laboratorio per le emissioni dei freni e degli pneumatici. In una seconda fase MODALES creerà corsi di formazione per la guida a basse emissioni, che saranno insegnati e convalidati in esercizi pilota. 

Le conoscenze, le esperienze e le pratiche saranno condivise con altre città della Cina e dell'America Latina. Gli aspetti legati alla scarsa manutenzione e alla manomissione saranno analizzati con una flotta di auto le cui emissioni sono intenzionalmente influenzate dalla mancanza di manutenzione e/o dalla manomissione, e MODALES osserverà se gli attuali OBD e ispezioni sono in grado di rilevarli. Infine, verrà effettuata una valutazione delle prospettive e dei potenziali impatti dei retrofit per i veicoli stradali leggeri e pesanti e per le macchine mobili non stradali (NRMM), compresa la promozione della loro applicazione nelle città pilota con problemi di inquinamento rilevanti selezionate. 

Per maggiori informazioni: http://modales-project.eu
 

I due progetti che usufruiscono dei finanziamenti del PNRR sono i seguenti: 

Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST

Nei prossimi decenni la sfida principale per la mobilità futura è quella di ridurre drasticamente le emissioni raggiungendo il massimo livello di sostenibilità possibile a livello globale. Il MOST sarà totalmente interconnesso con la NextgenerationEu e, nello specifico, con l'azione italiana del PNRR che darà impulso alla diffusione di veicoli a basse e zero emissioni e di carburanti rinnovabili e a basso contenuto di carbonio per il trasporto su strada, per vie d'acqua, per via aerea e per ferrovia con misure specifiche su più livelli: investire in tecnologie ecocompatibili, diffondere veicoli e trasporti pubblici più ecologici e favorire le pari opportunità su tutto il territorio nazionale, visti i forti divari territoriali esistenti in Italia.

Brembo S.p.A. è partner fondatore del MOST con 25 tra Università e Istituti di Ricerca, che nel triennio 2023-2025, potrà contare su un personale strutturato pari a 696 ricercatori, tra cui 574 nuovi assunti e una capacità di investimento pari a 378 milioni di euro. Il MOST fornirà un'opportunità cardine per il sistema scientifico, industriale ed economico nazionale, affrontando le sfide scientifiche e sociali attuali e future legate al paradigma della Mobilità Sostenibile. L'ambizione è quella di costruire una leadership italiana competente, fortemente integrata con il territorio e le imprese, capace di sostenere lo sviluppo futuro verso una mobilità inclusiva, sostenibile e decarbonizzata.

"Made in Italy Circolare e Sostenibile"

L’ambiziosa visione di Brembo è quella di consentire una progettazione e una produzione di prodotti e servizi Made in Italy a ciclo chiuso, autosufficienti, auto-rigenerativi, affidabili, sicuri e consapevoli dal punto di vista energetico. Il partenariato allargato proposto svolgerà la ricerca fondamentale che sta alla base della realizzazione di questa visione. Esso propone quindi otto aree tematiche su cui concentrarsi per affrontare le sfide che attualmente si pongono ai nostri modelli di progettazione, produzione, consumo, nonché al fine vita di materiali, prodotti, tecnologie di produzione e processi necessari per passare a percorsi e modelli più verdi e circolari.
 

​​Innovazione del prodotto

Il mercato dell’Automotive ha intrapreso una delle rivoluzioni più importanti della sua storia, capace di modificare in maniera radicale il concetto di vettura e il suo utilizzo. Una profonda transizione nel segno dei nuovi sistemi di propulsione elettrici, della guida autonoma e dell’integrazione dei diversi sistemi del veicolo, con auto sempre di più in grado di compiere azioni indipendenti e fornire assistenza in tempo reale al conducente. In particolare, nei prossimi anni assisteremo a un forte aumento delle vetture dotate di motori ibridi ed elettrici in risposta ai nuovi scenari normativi europei. 

Una rivoluzione, questa, a cui Brembo si sta preparando da quasi un ventennio, grazie a un’attenzione sempre maggiore e investimenti in attività di ricerca e sviluppo proprio sul tema dei sistemi frenanti elettrici e su prodotti meccatronici, sviluppando competenze che vengono applicate in sistemi quali Electric Parking Brake e SENSIFY™. 

In tutti i settori di operatività, ogni prodotto in sviluppo è in linea con la vision del Gruppo e segue le tre linee direttrici, “low emission”, “high performance” e “best driving experience”, ossia punta a ridurre l’impatto ambientale, migliorare le prestazioni e garantire la migliore esperienza di utilizzo. 

L’esempio principale della realizzazione di queste tre linee direttrici è SENSIFY™, il quale, presentato ufficialmente nel 2021, rappresenta l’ultima evoluzione del lavoro di ricerca del sistema frenante con tecnologia by-wire. SENSIFY™ è un sistema frenante intelligente che integra il più avanzato software basato sull'intelligenza artificiale con i componenti frenanti dell’Azienda. SENSIFY™ combina l’attuale portafoglio di prodotti Brembo - pinze, dischi e materiali d’attrito - con la tecnologia digitale e l’intelligenza artificiale per creare una piattaforma flessibile e rivoluzionaria, che include software, algoritmi predittivi e gestione dei dati per controllare il sistema frenante in modo digitale.

Con SENSIFY™ l’impianto frenante non è più una somma di parti, ma diventa un ecosistema in cui l’intelligenza artificiale e il software giocano un ruolo attivo sfruttando i Big Data per migliorare l’esperienza del guidatore e permettendo al sistema di essere costantemente aggiornato.

A oggi, è in corso la fase di sviluppo applicativo e di industrializzazione, mentre il lancio in produzione avverrà nel 2025. Inoltre, in coerenza con le priorità strategiche di Brembo, è in svolgimento la sua promozione sia sui clienti del Gruppo sia con i nuovi player entrati sul mercato dei veicoli elettrici.

Oltre alla qualità del prodotto, Brembo si impegna in particolar modo anche per adeguarsi ai tempi di sviluppo più ristretti imposti dal mercato e per farlo sta dedicando molte risorse al perfezionamento delle metodologie di simulazione avanzate nelle quali trovano crescente applicazione l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. Protagonisti di questi sviluppi sono i Centri di Ricerca e Sviluppo Brembo attivi in Italia, Polonia, Danimarca, Spagna, Nord America, Cina e India. ​

In occasione di EICMA 2023 Brembo ha presentato la nuova pinza freno Hypure, pensata per le moto ad alte prestazioni. La nuova pinza freno di primo equipaggiamento, che vanta performance ineguagliabili e un design asimmetrico innovativo, permette di raggiungere una riduzione del peso del 10% rispetto alla pinza di riferimento per la stessa applicazione, rendendola il componente più leggero della sua categoria. 

All’evento, è stata presentata anche l’ultima evoluzione della famiglia delle GP4 Brembo: la pinza freno GP4-MotoGP, progettata e sviluppata per equipaggiare le più potenti moto sportive di ultima generazione. La Brembo GP4-MotoGP è una pinza freno per uso stradale nata dall’esperienza in pista. Essa racchiude tutte le tecnologie più recenti, i processi e i materiali più innovativi insieme al know-how acquisito da Brembo nella sua pluriennale esperienza nel mondo delle corse. Particolare attenzione è stata dedicata all'introduzione di alette di ventilazione sul corpo esterno della pinza e ai nuovi pistoni da corsa, entrambe caratteristiche che migliorano lo scambio termico dell'impianto frenante, contribuendo al suo raffreddamento. 

Sempre in occasione di EICMA è stato presentato il primo sistema frenante ad alte prestazioni composto da pinza e disco freno sviluppato per gli SSV (Sideby Side Vehicles). Aumentando notevolmente le prestazioni di frenata, la pinza SSV a quattro pistoni offre massima sicurezza e facilità di manutenzione, oltre a un risparmio di peso rispetto ai componenti originali. Progettata per garantire robustezza e sicurezza, la pinza Brembo SSV combina l'esperienza del Gruppo nelle applicazioni stradali con la sua storia nello sport motoristico. 

Infine, Brembo ha presentato la nuova 16RCS corsa corta RR. Il design di questa nuova pompa frizione riprende tutti gli stilemi già adottati per i prodotti della famiglia RCS corsa corta RR, che hanno permesso alla pompa freno della stessa gamma di aggiudicarsi nel 2023 il prestigioso premio di design Red Dot

Dedicata alle più diffuse maxi supersportive, la nuova pompa frizione RCS corsa corta RR ha il diametro del flottante da 16mm, per migliorare il feeling e lo sforzo leva su motori ad alta cubatura. Il settaggio della corsa a vuoto è già impostato sul minimo, come le pompe utilizzate nelle competizioni, per una migliore precisione di utilizzo. 

Brembo è stata premiata come "Top Innovator" nella categoria "Green" dall'Associazione Europea dei Componentisti Auto, grazie al suo kit Brembo Beyond Greenance. Questo kit offre una soluzione più sostenibile per i veicoli commerciali leggeri, riducendo le emissioni di particolato fino all'83% per il PM10 e 80% per il PM2.5, garantendo un risparmio nei costi totali di proprietà. Il Greenance Kit, presentato ad Automechanika e ora disponibile per vari modelli di veicoli commerciali leggeri, assicura una maggior durata dei dischi freno, una più alta resa chilometrica e un impatto ambientale ridotto. 

L’ultima arrivata in casa Brembo è OCTYMA, una pinza freno in alluminio a otto pistoni che coniuga stile, design e identità con funzionalità, prestazioni e contenuti all'avanguardia. OCTYMA dal latino “octo”, richiama il numero dei pistoni, ma otto è anche il simbolo dell'infinito e di un costante flusso di energia e potenza che rappresenta equilibrio e armonia

OCTYMA evoca l’ottimizzazione della distribuzione della pressione sulla pastiglia, resa possibile dalla nuova disposizione a croce dei pistoni. Tale caratteristica è messa in evidenza nel design del corpo pinza per comunicare l'innovazione e l'unicità del nuovo sistema frenante. OCTYMA è potenza e stile. 

Spostandosi oltreoceano, negli Stati Uniti Brembo ha partecipato ad AAPEX, dove ha presentato in prima mondiale le nuove pastiglie freno Xtra per il mercato del ricambio; SEMA e PRI, invece, sono state le occasioni per parlare del nuovo disco freno CCM-R Plus per applicazioni racing e supersportive.