05 giugno 2025
Produrre di più con meno: fare di più, e farlo meglio, utilizzando meno risorse naturali. È questo il principio alla base di "Re-water", il progetto avviato da Brembo a Escobedo, in Messico, che consente di riutilizzare le acque reflue trattate provenienti dall'impianto di depurazione cittadino per alimentare i propri stabilimenti produttivi locali. Un’iniziativa che coniuga sostenibilità ambientale, efficienza economica e impatto sociale positivo.
«La scelta – spiega Sara Peccati, Environmental Excellence Manager – è caduta su un progetto tanto tecnicamente abbordabile quanto efficace: utilizzare la “dark water” che arriva all’impianto di depurazione della città, trasformata in “Re-water”, e condurla fino ai due impianti produttivi Brembo, uno adiacente all’altro».
Grazie a un sistema di tubazioni sotterranee lungo meno di tre chilometri, l’acqua raggiunge oggi direttamente i siti industriali, riducendo traffico, emissioni e costi. Il progetto fornisce oltre 500 metri cubi di acqua al giorno, una quantità superiore al fabbisogno degli impianti, garantendo la continuità operativa anche nei periodi di siccità.
«La ricetta di economia circolare elaborata in Messico – continua Peccati – ha permesso di riutilizzare una fonte importante, costante ed economica, grazie anche all'aggiunta di un impianto di trattamento secondario che migliora la qualità dell’acqua in uscita dal depuratore».
Gerardo Palacios Elizondo, Health, Safety & Environment Manager dello stabilimento, aggiunge: «Abbiamo pensato fosse fondamentale investire in infrastrutture che aiutassero a sviluppare l’uso responsabile dell’acqua. Il nostro obiettivo, raggiunto, puntava ad utilizzare il 100% di acque reflue nel nostro processo produttivo e ridurre così il consumo di acqua dalla rete».
L’esperienza di Escobedo rappresenta un modello replicabile anche in altre aree Brembo a rischio di scarsità idrica. «Oggi sono in corso analisi di fattibilità di nuovi progetti Re-water in Europa e Asia», conclude Peccati.
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